trentesimo   giorno   successivo   all'entrata   in vigore   della   legge   di   conversione   del   decreto medesimo. 2)   così   aggiornato   dalla   L.   6   maggio   2015, n.   55   ha   disposto   (con   l'art.   3,   comma   1)   che le   modifiche   disposte   al   presente   articolo   si applicano   ai   procedimenti   in   corso   alla   data di    entrata    in    vigore    della    presente    legge, anche    nei    casi    in    cui    il    procedimento    di separazione        che        ne        costituisce        il presupposto    risulti    ancora    pendente    alla medesima data. Art. 4. La   domanda   p er   ottenere   lo   scioglimento   o la       cessazione       degli       effetti       civili       del matrimoni o   si   propone   al   tribunale   del   luogo dell'ultima    residenza    comune    dei    coniugi ovvero,    in    mancanza ,     del    luogo    in    cui    il coniuge    convenuto   ha   residenza   o   domicilio . Qualora   il   coniuge   convenuto   sia   residente all'estero   o   risulti   irreperibile,   la   domanda   si propone   al   tribunale   del   luogo   di   residenza   o di   domicilio   del   ricorrente   e,   se   anche   questi e'   residente   all'estero,   a   qualunque   tribunale della    Repubb lica.    La    domanda    congiunta può   essere   proposta   al   tribunale   del   luogo   di   residenza   o   di   domicilio   dell'uno   o   dell'altro coniuge.   La   domanda   si   propone   con   ricorso, che   deve   contenere   l'esposizione   dei   fatti   e degli   elementi   di   diritto   sui   quali   la   domanda di      scioglimento      del      matrimonio      o      di cessazione   degli   effetti   civili   dello   stesso   e'
dalla    cessazione    effettiva    della    convivenza. ( vedi nota 1, 2 pag. seguente ) c)    il    procedimento    penale    promosso    per    i delitti     previsti     dalle     lettere     b)     e     c)     del numero   1)   del   presente   articolo   si   e'   concluso con   sentenza   di   non   doversi   procedere   per estinzione     del     reato,     quando     il     giudice competente   a   pronunciare   lo   scioglimento   o la       cessazione       degli       effetti       civili       del matrimonio ritiene   che   nei   fatti   commessi   sussistano   gli elementi      costitutivi      e      le      condizioni      di punibilità' dei delitti stessi; d)   il   procedimento   penale   per   incesto   si   e' concluso   con   sentenza   di   proscioglimento   o di    assoluzione    che    dichiari    non    punibile    il fatto per mancanza di pubblico scandalo; e)    l'altro    coniuge,    cittadino    straniero,    ha ottenuto      all'estero      l'annullamento      o      lo scioglimento   del   matrimonio   o   ha   contratto all'estero   nuovo   matrimonio;f)   il   matrimonio non e' stato consumato; g)     e'     passata     in     giudicato     sentenza     di rettificazione     di     attribuzione     di     sesso     a norma della legge 14 aprile 1982, n. 164. 1)    così    aggiornato    dal    D.L.    12    settembre 2014,    n.    132,    convertito    con    modificazioni dalla    L.    10    novembre    2014,    n.    162,    ha disposto    (con    l'art.    12,    comma    7)    che    la presente   modifica   si   applica   a   decorrere   dal
fondata. La    Corte    Costituzionale,    con    sentenza    23 maggio      2008,      n.      169      ha      dichiarato l'incostituzionalità     del     presente     comma, limitatamente      alle      parole:      "del      luogo dell'ultima    residenza    comune    dei    coniugi ovvero, in mancanza" 3.        Del        ricorso        il        cancelliere        da' comunicazione   all'ufficiale   dello   stato   civile del   luogo   dove   il   matrimonio   fu   trascritto   per l'annotazione in calce all'atto. 4.   Nel   ricorso   deve   essere   indicata   l'esistenza di figli di entrambi i coniugi. 5.    Il    presidente    del    tribunale,    nei    cinque giorni    successivi    al    deposito    in    cancelleria, fissa   con   decreto   la   data   di   comparizione   dei coniugi   davanti   a   se',   che   deve   avvenire   entro novanta    giorni    dal    deposito    del    ricorso,     il termine   per   la   notificazione   del   ricorso   e   del decreto    ed    il    termine    entro    cui    il    coniuge convenuto   può   depositare   memoria   difensiva e     documenti.     Il     presidente     nomina     un curatore    speciale    quando    il    convenuto    e' malato di mente o legalmente incapace. 6.   Al   ricorso   e   alla   prima   memoria   difensiva sono     allegate     le     ultime     dichiarazioni     dei redditi rispettivamente presentate. 7.    I    coniugi    devono    comparire    davanti    al presidente      del      tribunale      personalmente, salvo     gravi     e     comprovati     motivi,     e     con
l'assistenza   di   un   difensore.   Se   il   ricorrente non   si   presenta   o   rinuncia,   la   domanda   non ha    effetto.    Se    non    si    presenta    il    coniuge convenuto,     il     presidente     può     fissare     un nuovo       giorno       per       la       comparizione, ordinando   che   la   notificazione   del   ricorso   e del   decreto   gli   sia   rinnovata.   All'udienza   di comparizione,    il    presidente    deve    sentire    i coniugi          prima          separatamente          poi congiuntamente,   tentando   di   conciliarli.   Se   i coniugi      si      conciliano,      il      presidente      fa redigere processo verbale della conciliazione. 8.      Se      la      conciliazione      non      riesce,      il presidente,    sentiti    i    coniugi    e    i    rispettivi difensori     nonché,     (disposto     l'ascolto     del figlio    minore    che    abbia    compiuto    gli    anni dodici   e   anche   di   eta'   inferiore   ove   capace   di discernimento),     da',     anche     d'ufficio,     con ordinanza     i     provvedimenti     temporanei     e urgenti    che    reputa    opportuni    nell'interesse dei   coniugi   e   della   prole,   nomina   il   giudice istruttore   e   fissa   l'udienza   di   comparizione   e trattazione    dinanzi    a    questo.    Nello    stesso modo   il   presidente   provvede,   se   il   coniuge convenuto   non   compare,   sentito   il   ricorrente e   il   suo   difensore.   L'ordinanza   del   presidente può   essere   revocata   o   modificata   dal   giudice
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LEGGE 1 dicembre 1970, n. 898
AVV. MICHELE CUNICO STUDIO LEGALE