ministero,   può,   su   istanza   di   parte,   disporre la   revisione    delle   disposizioni   concernenti l'affidamento   dei   figli   e   di   quelle   relative   alla misura    e    alle    modalità    dei    contributi    da corrispondere ai sensi degli articoli 5 e 6. 2.    In    caso    di    morte    dell'ex    coniuge    e    in assenza    di    un    coniuge    superstite    avente    i requisiti   per   la   pensione   di   reversibilità,   il coniuge   rispetto   al   quale   e'   stata   pronunciata sentenza    di    scioglimento    o    di    cessazione degli   effetti   civili   del   matrimonio   ha   diritto, se   non   passato   a   nuove   nozze   e   sempre   che sia   titolare   di   assegno   ai   sensi   dell'articolo   5, alla    pensione    di    reversibilità,     sempre che     il     rapporto     da     cui     trae     origine     il trattamento   pensionistico   sia   anteriore   alla sentenza. (4) 3.     Qualora     esista     un     coniuge     superstite avente      i      requisiti      per      la      pensione      di reversibilità,    una    quota    della    pensione    e degli     altri     assegni     a     questi     spettanti     e' attribuita   dal   tribunale,   tenendo   conto   della durata    del    rapporto,    al    coniuge    rispetto    al quale    e'    stata    pronunciata    la    sentenza    di scioglimento    o    di    cessazione    degli    effetti civili     del     matrimonio     e     che     sia     titolare dell'assegno   di   cui   allo   articolo   5.   Se   in   tale condizione      si      trovano      più      persone,      il tribunale    provvede    a    ripartire    fra    tutti    la pensione     e     gli     altri     assegni,     nonché     a ripartire   tra   i   restanti   le   quote   attribuite   a chi   sia   successivamente   morto   o   passato   a
dipendenti   delle   pubbliche   amministrazioni, approvato   con   decreto   del   Presidente   della Repubblica   5   gennaio   1950,   n.   180,   nonché gli    altri    enti    datori    di    lavoro    cui    sia    stato notificato   il   provvedimento   in   cui   e'   stabilita la    misura    dell'assegno    e    l'invito    a    pagare direttamente      al      coniuge      cui      spetta      la corresponsione      periodica,      non      possono versare    a    quest'ultimo    oltre    la    meta'    delle somme       dovute       al       coniuge       obbligato, comprensive    anche    degli    assegni    e    degli emolumenti accessori; Per     assicurare     che     siano     soddisfatte     o conservate   le   ragioni   del   creditore   in   ordine all'adempimento    degli    obblighi    di    cui    agli articoli   5   e   6,   su   richiesta   dell'avente   diritto, il   giudice   può   disporre   il   sequestro   dei   beni del      coniuge      obbligato      a      somministrare l'assegno.    Le    somme    spettanti    al    coniuge obbligato   alla   corresponsione   dell'assegno   di cui    al    precedente    comma    sono    soggette    a sequestro       e       pignoramento       fino       alla concorrenza          della          meta'          per          il soddisfacimento     dell'assegno     periodico     di cui agli articoli 5 e 6). Art. 9. 1.   Qualora   sopravvengano   giustificati   motivi dopo       la       sentenza        che       pronuncia       lo scioglimento    o    la    cessazione    degli    effetti civili   del   matrimonio,   il   tribunale,   in   camera di   consiglio   e,   per   i   provvedimenti   relativi   ai figli,     con     la     partecipazione     del     pubblico
nuove nozze. (4) 4.    Restano    fermi,    nei    limiti    stabiliti    dalla legislazione   vigente,   i   diritti   spettanti   a   figli, genitori   o   collaterali   in   merito   al   trattamento di reversibilità. 5.      Alle      domande      giudiziali      dirette      al conseguimento          della          pensione          di reversibilità   o   di   parte   di   essa   deve   essere allegato   un   atto   notorio,   ai   sensi   della   legge   4 gennaio   1968,   n.   15,   dal   quale   risultino   tutti gli   aventi   diritto.   In   ogni   caso,   la   sentenza che   accoglie   la   domanda   non   pregiudica   la tutela,    nei    confronti    dei    beneficiari,    degli aventi   diritto   pretermessi,   salva   comunque l'applicabilità    delle    sanzioni    penali    per    le dichiarazioni mendaci. 4)    così    modificato    dalla    L.    28    dicembre 2005,   n.   263   che   ha   disposto   (con   l'art.   5) che   “Le   disposizioni   di   cui   ai   commi   2   e   3 dell'articolo   9   della   legge   1   dicembre   1970, n.     898,     e     successive     modificazioni,     si interpretano    nel    senso    che    per    titolarità dell'assegno    ai    sensi    dell'articolo    5    deve intendersi         l'avvenuto         riconoscimento dell'assegno       medesimo       da       parte       del tribunale    ai    sensi    del    predetto    articolo    5 della citata legge n. 898 del 1970”. Art. 9-bis. A   colui   al   quale   e'   stato   riconosciuto   il   diritto alla   corresponsione   periodica   di   somme   di denaro   a   norma   dell'articolo   5,   qualora   versi
in    stato    di    bisogno ,    il    tribunale,    dopo    il decesso     dell'obbligato,     può     attribuire     un assegno     periodico     a     carico     dell'eredita' tenendo   conto   dell'importo   di   quelle   somme, della      entità      del      bisogno,      dell'eventuale pensione     di     reversibilità,     delle     sostanze ereditarie,   del   numero   e   della   qualità   degli eredi    e    delle    loro    condizioni    economiche. L'assegno      non      spetta      se      gli      obblighi patrimoniali     previsti     dall'articolo     5     sono stati soddisfatti in unica soluzione. Su    accordo    delle    parti    la    corresponsione dell'assegno   può   avvenire   in   unica   soluzione. Il     diritto     all'assegno     si     estingue     se     il beneficiario    passa    a    nuove    nozze    o    viene meno   il   suo   stato   di   bisogno.   Qualora   risorga lo    stato    di    bisogno    l'assegno    può    essere nuovamente attribuito. Art. 10. La   sentenza    che   pronuncia   lo   scioglimento   o la       cessazione       degli       effetti       civili       del matrimonio,       quando       sia       passata       in giudicato ,    deve    essere    trasmessa    in    copia autentica,   a   cura   del   cancelliere   del   tribunale o    della    Corte    che    l'ha    emessa,    all' ufficiale
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LEGGE 1 dicembre 1970, n. 898
AVV. MICHELE CUNICO STUDIO LEGALE